Credevo di essere una persona che riuscisse a perdonare, relativamente parlando di questioni delicate o di una certa importanza. Ma più passa il tempo e più mi rendo conto che certe cose non riesco proprio a lasciarmele alle spalle. Eh sì, si tratta di avere una certa sensibilità, un po’ fuori misura, magari, nel mio caso. E sarà che dopo tutto quanto, non ho più spazio per lasciare cicatrizzare nulla. Ma c’è anche amor proprio in questo. C’è anche l’essere padroni della propria vita, emozioni, sensibilità. Ed è giusto così. Oh cavolo se sia giusto. Se solo lo avessi imparato prima…
Pensavo di appertenere alla categoria del “perdono ma non dimentico”. Ma no, neanche questo. Perché per quanto mi riguarda, il perdono non può camminare a fianco del ricordo. Perché se ricordo sto ancora male, e se sto ancora male è implicito che io non abbia ancora superato quella data situazione o evento. E se non l’ho superato, come faccio a parlare di perdono? Come posso perdonare chi, al riaffiorare di determinati ricordi, mi fa stare ancora male?
Pensavo di appertenere alla categoria del “perdono ma non dimentico”. Ma no, neanche questo. Perché per quanto mi riguarda, il perdono non può camminare a fianco del ricordo. Perché se ricordo sto ancora male, e se sto ancora male è implicito che io non abbia ancora superato quella data situazione o evento. E se non l’ho superato, come faccio a parlare di perdono? Come posso perdonare chi, al riaffiorare di determinati ricordi, mi fa stare ancora male?
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